Se sei alla ricerca di mascherine per polveri esistono molte alternative per proteggersi dall’inalazione di sostanze potenzialmente dannose. Nei prossimi paragrafi vi spiegheremo tutto ciò che dovrete sapere prima dell’acquisto del vostro prodotto. Se lavorate in un ambiente contaminato in cui sono presenti polveri rischiose che potrebbero diventare un pericolo per il tratto bronco-polmonare, dovrete conoscere al meglio quali sono i modelli di mascherine meglio indicate per le polveri. In questo modo potrete garantirvi un livello di protezione ottimale.
Mascherine per polveri: perché acquistarle
Di solito questi contesti lavorativi potremo ritrovarli all’interno delle fabbriche o dei cantieri di lavoro. Ad esempio potremo aver bisogno di una maschera se lavoriamo in un’industria siderurgica o farmaceutica, ma anche nei lavori fai da te in casa. Insomma, si tratta di mascherine necessarie per proteggerci da alcune sostanze che si trovano nel formato di aerosol solido.
Prima di acquistare la mascherina adatta alle nostre esigenze dovremo analizzare al meglio il contesto in cui ci troviamo e soprattutto da quale contaminante vogliamo proteggerci. Infatti ogni mascherina può essere indicata, meglio di altre, ad alcune specifiche sostanze. Esistono dei modelli più adatti ai gas, ai virus ed altre che proteggono dalle polveri. Nei prossimi paragrafi vi illustreremo proprio quali sono le migliori mascherine per polveri da acquistare.
Mascherine per sostanze polverose: vari modelli
In commercio troveremo varie tipologie di mascherine adatte per proteggere dalle polveri. Come abbiamo già anticipato nei paragrafi precedenti, dovremo sempre valutare qual è il contesto in cui dobbiamo indossare la mascherina. Oltre a identificare il contaminante da cui vogliamo proteggerci, dobbiamo anche capire se la mascherina ci servirà in una ambiente chiuso o aperto.
Potremo scegliere tra mascherine con valvola di esalazione, per facilitare la respirazione, che senza. Oppure potremo decidere se acquistare un modello con la ventilazione assistita o con una ventilazione libera.
Nei prossimi paragrafi scopriremo i vari tipi di mascherine monouso e i vari filtri da scegliere per le maschere più professionali.
Mascherine per polveri FFP1, FFP2 e FFP3
Tra le mascherine da scegliere per proteggersi dalle particelle di polvere, potremo acquistare dei modelli monouso del tipo FFP1, FFP2 e FFP3. Si tratta di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) a norma con le regole sanitarie. La loro sigla deriva dall’espressione inglese “Filtering Facepiece Particles“, ovvero “Facciale filtrante contro le particelle“. L’efficacia di questi modelli viene valutato in base alla capacità di filtraggio in entrata e in uscita.
Le mascherine FFP2 invece possono bloccare l’entrata delle particelle fini e tossiche, come i trucioli e il quarzo ma anche le muffe e i batteri. Sono adatte per chi lavora nelle cave e nelle miniere o per chi si occupa dello smaltimento dei rifiuti. hanno una capacità filtrante del 92% ed una penetrazione inferiore del 6%. Sono considerate mascherine dall’efficienza media.
Infine, le mascherine FFP3 sono le migliori per proteggersi dalle malattie infettive e dalle polveri. Infatti bloccano ogni particella pericolosa e cancerogena, come l’amianto, i virus, le spore, il piombo e anche il cemento. Sono indicate per chi lavora a contatto con l’amianto, a meno che questo si trovi in una concentrazione inferiore a 1 fibra/cm3 in 1 ora. Proteggono anche contro alcuni virus influenzali epidemiologici. La capacità filtrante di queste mascherine è del 98% ed hanno una penetrazione inferiore allo 0,05%.
Mascherine per polveri: come sono fatte
Le mascherine FFP1, FFP2 e FFP3, per garantire il loro funzionamento, sono formate da una struttura molto adeguata a bloccare l’entrata di particelle potenzialmente dannose per l’uomo.
Questi modelli di mascherine sono formati con alcuni veli stratificati che servono a bloccare l’inalazione di polveri. Lo strato più esterno di solito dispone di un reticolato con dei pori delle dimensioni maggior del diametro di una particella. Pertanto riescono a bloccare ad un livello primario le polveri in entrata. Lo strato di mezzo invece protegge dalle polveri più piccole proprio perché la struttura presenta dei fori dal diametro minore. Il terzo velo infine, quello più vicino al volto, serve a bloccare l’umidità che proviene dalle vie orali e ad impedire che il resto della mascherina si deteriori.
Le mascherine FFP1, FFP2 e FFP3, possono presentarsi anche con una valvola di esalazione. Questa serve a far uscire l’ossigeno accumulato dentro per fare in modo che ci sia un ricambio d’aria. Un ottimo modo per respirare con più facilità con delle mascherine per polveri.
Semimaschere e maschere a pieno facciale per polveri
Se desideriamo avere un tipo di protezione maggiore, potremo acquistare delle semimaschere o delle maschere a pieno facciale. Si tratta di dispositivi indicati per chi lavora nelle industrie e garantiscono una protezione ed una durata maggiore.
Potremo acquistare un filtro antipolvere, avremo delle mascherine che ci proteggeranno dalle polveri, dagli aerosol liquidi, solidi di tipo tossico. Si tratta dei filtri di tipo P, di colore bianco. Ogni filtro viene riconosciuto proprio grazie al suo colore per differenziarsi dagli altri.
I filtri antipolvere in realtà sono di tre tipologie. Avremo la classe 1 con cui potremo bloccare le particelle solide senza tossicità specifica. La classe 2 invece protegge contro gli aerosol pericolosi o irritanti sia solidi che liquidi. Infine la classe 3 bloccherà gli aerosol tossici sia liquidi che solidi, come il nichel e l’uranio.